San Berardo di Teramo, Patrono della città ed emblema di amore e carità
Il suo operato compassionevole verso i poveri e la sua volontà di diffondere la pace lo portarono a divenire prima Vescovo e poi Santo, è il Patrono e Protettore di Teramo, è San Berardo
No, la Madonna delle Grazie non è la Patrona della Città di Teramo: il Santo Protettore è il Vescovo Berardo, che ha segnato, all’inizio del Secondo Millennio, la vita sociale e spirituale della città vicino alle quali era nato, era originario infatti del Castello di Pagliara, presso Isola del Gran Sasso. D’altra parte non poteva essere che così, dal momento che ancora oggi sono conosciuti gli sforzi che ha compiuto per pacificare le fazioni che intorbidivano il centro abitato. Ma di Lui si ricorda anche la grande passione per i poveri, per gli emarginati, costruendo e proponendo edifici ed associazioni nati per sostenere chi aveva meno. In tutto questo il Vescovo Berardo sembra essere di una attualità senza tempo, come dire che si sarebbe trovato a suo agio anche adesso, nei tormenti della vita moderna. Se da vivo rimase sempre nella sua sede magistrale, da morto Berardo ha avuto un percorso lungo e travagliato, sempre per dare onore alla sua figura di Santo taumaturgico ed ha dovuto subire pure un incendio, quello della Basilica Cattedrale dove era stato sepolto. Venne poi spostato nella nuova Chiesa Maggiore di Teramo, ma anche in quel caso vi fu uno spostamento verso una cappella più bella e magnificente, che i teramani costruirono a loro spese. La fede vive anche di ricordi e di reliquie, che fanno vivere ai cattolici momento di ricordo: ecco che, allora il braccio benedicente del Vescovo Berardo, poi dichiarato santo, viene addirittura conservato in una cassetta di sicurezza e portato all’attenzione dei fedeli il giorno della Festa del Patrono, il 19 dicembre, giorno della conclusione del viaggio terreno di San Berardo.