Il Territorio e le Tradizioni

La festa devozionale di Teramo

Fede e tradizione a Teramo sono un binomio indissolubile, soprattutto quando si parla della Madonna delle Grazie. Ecco come viene devozionalmente ricordata

Le grazie celesti spesso si rifanno ad avvenimenti di molti secoli fa, che si perdono nella memoria dei fedeli. Non così a Teramo, al Santuario della Madonna delle Grazie. 

La chiesa è dedicata proprio alla Madonna delle Grazie, che impedì la distruzione del ponte San Ferdinando da parte dei tedeschi nell’ultima guerra mondiale, una protezione che nessuno ha mai dimenticato. Certo, la Madonna dei Miracoli intervenne pure nel Sedicesimo secolo quando protesse la città dalle agguerritissime truppe di Andrea Matteo di Acquaviva, in un periodo travagliato della storia cittadina. Questo è la causa dell’attenzione che in ogni secolo è stata data al grande Santuario, da dove discende pure la grande festa di giugno – luglio. 

D’altra parte la Madonna, che nelle processioni della festa viene raffigurata con una statua rinascimentale, è la compatrona della città insieme a san Berardo. Già la statua: era stata nuovamente incoronata dopo i lavori di risanamento e conservazione, con tanto di Tac e fotografie all’ultravioletto, "che hanno di fatto rivelato come la scultura fosse stata realizzata in un unico tronco scavato dall’interno per alleggerirlo, ad eccezione dello scranno, delle braccia e del Bambino. L’opera, databile intorno al 1474, anno in cui furono ultimati i lavori per l’adeguamento del convento, costituisce uno dei più alti esempi di scultura lignea del centro Italia. Fu portata dall’Aquila a Teramo per volere di Giacomo della Marca”.

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