La Madonna delle Grazie

La Chiesa e il convento Madonna delle Grazie a Teramo

Frutto della migliore devozione popolare dovuta ai 'miracoli' nella storia, ecco la chiesa e il convento della Madonna delle Grazie di Teramo

Il rapporto dei teramani con la loro protettrice è lungo ed intenso e si riferisce alla "difesa” che ha fornito nei tempi di guerra, quando bellicose truppe si sono affacciate alle proprie porte. Come quelle, alla fine del Quattrocento, di Andrea Matteo Acquaviva di Aragona, che volevano conquistare Teramo. Ma i fedeli hanno visto un intervento della Madonna delle Grazie anche per la mancata distruzione del ponte San Ferdinando da parte dei Tedeschi nell’ultima guerra mondiale. 

Due vicende importantissime che sono rimaste scolpite nella memoria di tutti gli abitanti e che hanno fatto crescere la fede e il rispetto verso la Madonna delle Grazie che non a caso è anche la patrona della città abruzzese. Ma anche la chiesa ed il convento, un monastero femminile benedettino, è proprio l’espressione del sentimento forte dei teramani. Il convento ha avuto diversi nomi e diversi abitanti ma tutti quali esempi della religione cattolica. Anche i maneggi architettonici l’hanno conservato sino ad ora in modo abbastanza ordinato e rispondente alle attenzioni dei fedeli. 

"L’assetto attuale della chiesa è frutto della ristrutturazione avvenuta alla fine del XIX secolo (1892-1900), per opera dell’architetto Cesare Mariani. All’interno, sull’altare maggiore, si conserva una statua lignea policroma della Madonna col Bambino in grembo, tardo quattrocentesca, opera di Giovanni di Biasuccio, simile per iconografia a quella conservata nel monastero di Santa Maria dei Lumi a Civitella del Tronto”.

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