
La chiesa di Sant'Agostino
la chiesa di Sant'Agostino è una delle più antiche di Teramo ma è stata demolita e ricostruita nel 1876; da lì provengono il polittico del duomo e la tempera di Giacomo da Campli, mentre l'organo settecentesco è da molti definito monumentale
Insieme alla Cattedrale, a Santa Maria dei Pompetti e al
Santuario di Santa Maria delle Grazie, la chiesa
di Sant'Agostino è una delle principali del centro di Teramo e fa parte di un complesso che include anche il campanile e
il monastero attiguo. Situato nel quartiere omonimo, non si conosce la data di
fondazione precisa del tempio, ma stando allo storico Niccola Palma era già esistente nel 1362. Il monastero venne chiuso
alla fine del Settecento e successivamente riadattato come tribunale e carcere
fino al 1987.
La chiesa di Sant’Agostino fu di proprietà della Confraternita dei Disciplinati della Morte,
dei padri agostiniani e della Confraternita della Madonna della Cintura, prima
di venire demolita nel 1876 ed essere ricostruita secondo gli stilemi del
tempo. L’edificio è stato chiuso per inagibilità nel 2009 a seguito del
terremoto dell'Aquila, venendo ulteriormente danneggiato dallo sciame sismico del
2016-2017; attualmente si trova in ristrutturazione e si prevede divenga sede
del Museo diocesano di Teramo.
Originari della chiesa sono il polittico del duomo di Teramo di Jacobello del Fiore e la tavola a tempera della Madonna col Bambino
di Giacomo da Campli, conservati
presso la Pinacoteca civica; inoltre non può essere dimenticato l’organo settecentesco posto all'interno
dell'aula liturgica sopra al portone d'ingresso, in una cantoria realizzata in
muratura, e oggetto nel corso degli anni di numerosi interventi di ripulitura.