Il Territorio e le Tradizioni

L'ingegner Carlo Forti

l'ingegnere Carlo Forti è stato uno dei tecnici teramani più talentuosi del primo Ottocento, progettando il Ponte San Ferdinando, il Palazzo dell'Intendenza, il Porto di Gaeta e numerose strade; membro dell'Accademia delle Belle Arti di Napoli, fu anche giornalista

L’ingegnere teramano Carlo Forti, nato nel 1766, ha saputo dar lustro alla città abruzzese per il suo talento e la dedizione al lavoro; dopo aver studiato disegno e lettere nella città natale, a venti anni si trasferì a Napoli per studiare medicina ma ben presto si indirizzò su matematica, in quanto profondamente affascinato dalla materia. In seguito decise di cambiare ancora, iscrivendosi ad ingegneria e iniziando a lavorare nel 1792 al restauro del Porto di Brindisi come assistente dell'ing. Carlo Pollio.

Fu solo l’inizio di una brillante carriera: fecero seguito il Porto di Gaeta, il tracciamento della via Egnazia nel 1801, le scenografie per la visita di Re Giuseppe Bonaparte a Teramo nel 1806. Molti i lavori nella città di origine fra cui il Ponte San Ferdinando inaugurato nel 1847 e il Palazzo dell'Intendenza nel 1836. Fece carriera come funzionario tecnico venendo nominato nel 1809 responsabile del Corpo di strade e ponti, e fu un membro influente della Società di agricoltura, della quale fu sia vicepresidente che presidente.

Fu anche giornalista collaboratore della rivista "Il Gran Sasso d'Italia", scrivendo pezzi inerenti l’agricoltura e l’idraulica, nonché socio corrispondente dell'Accademia delle Belle Arti di Napoli fino alla morte nella primavera del 1845. La sua città non lo ha dimenticato, intestandogli l'Istituto tecnico per Geometri e una traversa di Corso San Giorgio nel centro storico.

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