Il Territorio e le Tradizioni

La Casa del Melatino, stabile medievale

la Casa del Melatino, costruita nel Duecento dalla famiglia Melatini, ha una pianta quadrata e si sviluppa su tre piani ricchi di storia e di arte: vi sono state rinvenute tracce di una domus romana e ci sono molti intonaci dipinti

Tra i rari esempi di architettura medievale di Teramo giunta intatta fino ai giorni nostri, la Casa del Melatino è inserita nell'elenco italiano dei Monumenti nazionali fin dal lontano 1902 e la sua costruzione si deve alla famiglia Melatini insediatasi a Teramo nel 1232, in un periodo in cui la città abruzzese provava a risollevarsi dopo lo spaventoso incendio del 1156 ad opera di Roberto conte di Loretello, ribellatosi al re normanno Guglielmo I. Il primo nucleo venne eretto nel Duecento, ma uno stemma posto sulla facciata e ormai perduto stava ad attestare la ricostruzione del palazzo da parte di Roberto IV di Melatino nel 1372.

L’assetto originario della Casa del Melatino è stato alterato dai numerosi restauri e rifacimenti: il palazzo ha una pianta quadrata e si sviluppa su tre piani, con al pianterreno delle volte a crociera ed i resti di un antico portico con colonne in muratura. La facciata, l’unica visibile in quanto i lati corti sono nascosti da altri edifici addossati, è impreziosita dalle caratteristiche finestre ad arco acuto con tanto di eleganti bifore, mentre il portone è sormontato dallo stemma familiare con l’albero di melo.

Lo stabile è stato di proprietà della famiglia Savini dall’Ottocento fino al 1996, allorché è stato acquisito dalla Fondazione Tercas che ha provveduto a un restauro conservativo e alla valorizzazione dell’ingente patrimonio artistico e archelogico ivi presente: interessanti resti di una domus romana con tratti di mosaico, la ricca collezione di maioliche abruzzesi e di porcellane europee, opere d’arte e intonaci dipinti.

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