Il Territorio e le Tradizioni

Giuseppe Bonolis, ritrattista e professore di disegno

Giuseppe Bonolis è stato uno stimato professore e artista dell'Ottocento. Tra le sue opere "La morte di Abele" del 1837.

Giuseppe Bonolis, nato a Teramo nel 1800, fu un eccellente pittore ritrattista noto per la sua abilità in tutto il Regno delle Due Sicilie. Cresciuto alla scuola di disegno teramana di Muzio Muzii, già giovanissimo divenne insegnante di calligrafia nel Regio Collegio, venendo però rimosso nel 1820 in quanto sospettato di legami con la Carboneria. Spinto ad abbandonare la città natale, si trasferì a Napoli dove prese a frequentare l’Accademia di belle arti, divenendo allievo di Giuseppe Cammarano, J. Franque, G. Berger e C. Angelini.

 

Si dedicò poi ad insegnare disegno in numerose scuole pubbliche e private, nei collegi dei Gesuiti e dei Barnabiti e presso il Collegio delle fanciulle di San Francesco della Monache. La prima opera di un certo rilievo di Bonolis fu "La morte di Abele” del 1837, oggi conservata al Museo Nazionale di Capodimonte di Napoli, alla quale seguirono molte altre. Mentre nelle opere storiche e bibliche Giuseppe Bonolis si presentava molto ligio alla formazione accademica, in quelle ritrattistiche preferiva seguire la propria ispirazione.

 

Sposò nel 1832 l'allieva Adelaide Mazza, continuando a coniugare per tutta la vita la produzione artistica con l’insegnamento di disegno nel collegio dei gesuiti, in quello barnabita di S. Maria di Caravaggio e nel collegio di S. Francesco, dove raccolse persino gli elogi della regina Isabella. Lasciò questo mondo il 2 aprile del 1851, vittima del tifo, e per onorarlo i suoi allievi decisero di dedicargli un monumento nel cimitero della città partenopea.

Vuoi lasciare un commento?

Compila i campi per lasciare un commento. Il commento verrà pubblicato dopo l’approvazione del moderatore.